Nei giorni scorsi, il famoso cantante Fedez ha diffuso in rete lo spezzone di una registrazione di una sua seduta dallo psicologo, scatenando qualche polemica.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
Fedez, famosissimo cantante rap italiano, ha diffuso online lo spezzone di una registrazione audio di una seduta dallo psicologo, parlando della morte, del timore di morire e di non essere più riconosciuto dai figli e dalla moglie, a causa della terribile malattia che sta affrontando, ovvero il tumore al pancreas.
Condividere in rete tutto ciò ha però scatenato qualche polemica.
Alcuni hanno tacciato il cantante di narcisismo e di spettacolarizzazione, altri, invece, lo hanno lodato per aver contribuito a “normalizzare” la figura dello psicologo.
Il mio personale parere
Indipendentemente dalle sue reali motivazioni, che probabilmente non sapremo mai, vorrei puntare l’attenzione sulla grande utilità di questo gesto. Fedez, in qualità di personaggio pubblico, è seguito da milioni di persone: qualsiasi suo messaggio, in qualche modo, arriva nelle case e viene ascoltato.
Mettendosi così a nudo, parlando di problemi importanti come la paura di morire, il cantante ha, volontariamente o meno, inviato il messaggio che è sempre possibile aprirsi e parlare con un professionista, che saprà quindi ascoltare, comprendere e aiutare.
Condividendo online queste registrazioni, Fedez ha contribuito alla lotta contro il pregiudizio sulla figura dello psicologo, dal quale, ricordiamolo, non vanno solamente i “matti”, le persone con “problemi gravi” o i “deboli”, ma chiunque viva un momento di difficoltà emotiva.
E la privacy?
Nel caso specifico, non c’è stata alcuna violazione della privacy.
Per legge, lo psicologo è tenuto al segreto professionale e al totale rispetto della privacy del paziente. Quest’ultimo invece, a meno di differenti accordi presi con il professionista, è liberissimo di condividere con chiunque il contenuto delle sedute, può dunque parlarne con un amico, con il partner, con un parente, addirittura caricarle online.
Psicoterapia e oncologia
Al di là di questa vicenda, numerosissimi studi scientifici dimostrano, ormai da anni, quanto la psicoterapia sia diventata una validissima alleata per la lotta al cancro.
Ai trattamenti medici, dunque, andrebbe sempre affiancato un percorso psicologico. Il tumore, per sua natura, mette a dura prova non solo il corpo ma anche la mente, ponendo il malato oncologico a continuo contatto con l’idea della morte. Affrontare tutto ciò con uno stato d’animo il più possibile propositivo e combattivo aiuterebbe, e non di poco, il processo di guarigione.
Lo scopo della psicoterapia è quello di permettere ai pazienti e ai loro familiari di apprendere tecniche di gestione delle emozioni negative, tecniche di rilassamento e strategie comportamentali efficaci.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
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