Analizziamo insieme, da un punto di vista psicologico, una delle serie tv più famose del momento: This is us.
This is us è una famosa serie tv, in onda dal 2016 e giunta ormai alla quinta stagione, nella quale si narrano le storie di vari protagonisti, le cui vite si intrecciano indissolubilmente tra passato, presente e futuro.
Lo spaccato raccontato è quello di una famiglia americana, i Pearson, le cui vicende toccano numerosi argomenti anche molto delicati e attuali: il lutto, la separazione, l’adozione, l’alcolismo, la tossicodipendenza, i disturbi alimentari, la disoccupazione, il razzismo, l’omofobia, il ritorno dalla guerra.
Ogni personaggio è portavoce di uno o più di questi temi, rappresentandolo e simboleggiandolo con il suo vissuto e le sue esperienze.
Il merito della serie
Uno dei grandi meriti della serie è quello di permettere allo spettatore di vivere pienamente i dolori, le gioie, le delusioni e i successi dei protagonisti e nello stesso tempo detestare i loro difetti o elogiare i loro pregi.
La marcata emotività di ognuno di essi ci aiuta infatti a immedesimarci appieno nelle loro storie e, contemporaneamente, non ci incoraggia a prendere in simpatia alcuno di loro. Anzi, molto spesso, ci troveremo a odiare i loro comportamenti, infastidirci per le loro scelte e le loro modalità.
Questa altalena di emozioni contrastanti nei confronti dei personaggi ci permette di riflettere sulla vastità dell’animo umano, così diverso e sfaccettato e così soggettivamente percepito, che ognuno di noi potrà, senza che nessuno possa obiettare alcunché, esprimere un giudizio sulle vicende in base al proprio sentito.
Il meccanismo psicologico della “proiezione” è infatti quello che fa da padrone: lo spettatore, senza mezzi termini, proietterà sui protagonisti le proprie esperienze e sensazioni interiori, provando addirittura fastidio quando verranno toccati argomenti per lui dolenti. La serie offre un continuo stimolo all’autoanalisi e all’introspezione, nella logica del “ciò che mi fa rabbia di quel personaggio, forse riguarda anche me”.
Passato, presente e futuro
Altra particolarità della serie tv è che essa spazia, con naturalezza e precisione, in diversi periodi temporali.
Anche se buona parte della storia si svolge nei giorni nostri, molto spesso assisteremo infatti a brevi o lunghi flashback ambientati durante l’infanzia o l’adolescenza dei protagonisti o addirittura durante la fanciullezza dei genitori dei protagonisti stessi.
Questa apparentemente intricata storyline che si sviluppa su più linee temporali, presentandoci tutti i personaggi in diversi momenti delle loro vite, dà allo spettatore la possibilità di comprendere i motivi, consci e inconsci, che li hanno spinti a divenire come sono oggi, con i loro pregi e i loro difetti, e osservare in che modo il passato ed il presente entrano in connessione.
I personaggi principali
Kevin, ad esempio, è un famoso e ricco attore di Hollywood, ma è insoddisfatto e stanco di essere notato solo per la sua bellezza e il suo fisico palestrato; Kate è una giovane donna in sovrappeso che cerca di affrontare la sua condizione frequentando gruppi di auto aiuto per persone con il suo stesso problema; Randall è un uomo di colore, adottato dai genitori di Kevin e Kate, con disturbi d’ansia e alla continua ricerca dei suoi veri genitori biologici.
Così come loro, tutti gli altri protagonisti hanno qualità caratteriali ben distinte e marcate, aspetti positivi e negativi ben specifici e un background ottimamente sviluppato che segue egregiamente il filo conduttore della storia.
Uno dei messaggi che la serie vuole trasmetterci è che ciò che avviene nell’oggi è infatti indissolubilmente legato a ciò che è accaduto in passato, così come ogni persona incontrata e ogni evento vissuto può sempre lasciare un segno e dirigere la vita in una direzione piuttosto che in un’altra.
This is us ci regala inoltre un quadro piuttosto completo della società americana odierna, degli anni ’80 e degli anni ’50-’60, nella sua continua lotta tra classi sociali e problemi razziali.
Il fulcro di ogni cosa resta comunque la “famiglia”, intesa come luogo fisico, emotivo e relazionale, nel quale un individuo nasce, cresce, gioisce, soffre, si evolve e forma il proprio carattere. La “famiglia” come luogo di creazione di sé stessi, amata e odiata allo stesso tempo, dalla quale voler scappare quando si è giovani e nella quale voler rifugiarsi nuovamente da adulti.
Conclusioni
This is us è un’opera ben costruita, complessa ma di semplice fruizione, che ci rende in grado di apprezzare come la vita sia un’intricata trama della quale tutti facciamo parte. Seguendo gli intrecci tra passato, presente e futuro, questa serie ci invita dunque a riflettere sul grande disegno che è l’esistenza e su come ognuno di noi sia il prodotto unico di un insieme di fattori ed esperienze che scrivono, spesso al di fuori della nostra consapevolezza, il senso del nostro stare al mondo.