La fine di una relazione non è mai facile: sentiamo tristezza, rabbia, delusione, sembra che il mondo ci sia caduto addosso. Come andare avanti?
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
Quando una relazione finisce, soprattutto se intensa e importante, ci sembra che il terreno sia crollato sotto i piedi e che non ci sia più speranza.
Le emozioni sono spesso travolgenti: tristezza, rabbia, delusione, malinconia, riempiono le giornate e i pensieri negativi popolano la mente, portandoci a riflettere su rimpianti e rimorsi, errori commessi, frasi dette o non dette, momenti belli e brutti passati assieme alla persona amata ma che è andata via.
Gli psicologi, non a caso, paragonano la fine di una relazione a un vero e proprio lutto: anche se l’ex partner non è venuto a mancare, la sensazione di perdita è comunque reale, il vuoto lasciato sembra incolmabile ed è tale da portarci a vivere le stesse sensazioni di smarrimento.
Come andare avanti quindi? Vediamo insieme qualche utile consiglio.
La sofferenza è temporanea: “non può piovere per sempre”
Ricorderete senz’altro l’iconica frase tratta dal film Il Corvo: “non può piovere per sempre”.
Ed è proprio così: la sofferenza è sì forte, quasi intollerabile, ma è temporanea. Dobbiamo capire, il prima possibile, che questa fase, seppur dolorosa, non durerà in eterno. Per quanto il tutto sembri insormontabile, dobbiamo ricordarci che avrà un inizio e una fine.
Accogliendo questa consapevolezza, questo processo apparirà più gestibile e meno soffocante.
Accettiamo, dunque, che la sofferenza è normale. Proprio come un lutto, una persona che sparisce lascia un vuoto che genera dolore, è impossibile evitarlo. Ma proprio grazie a esso, nella nostra mente si darà il via al processo di elaborazione, che ci guiderà fuori dal tunnel.
Rifiutare il dolore o, al contrario, immergercisi profondamente e lasciandosi pervadere dalla disperazione, prolungherà inutilmente l’agonia.
Sfoghiamo le tensione e incanaliamo le emozioni
Durante questa fase, molto probabilmente ci si sentirà sommersi da pensieri negativi.
Gli psicologi su questo sono chiari: non bisogna mai lascarsi sopraffare, ma allo stesso modo neppure interromperli o sopprimerli.
Molto più utile, invece, soffermarsi per un attimo, magari scrivendoli su un diario o esternandoli in forma artistica (come poesia, pittura, scrittura, musica). Diamo voce ai nostri pensieri, così che non mettano le radici nella mente: liberiamoli.
Similmente, possiamo gestire le emozioni negative: rabbia, tristezza, malinconia, delusione. Viverle è normale, lasciarsi sommergere no. Diamo loro un po’ di spazio, ma senza fargli prendere il controllo. Efficaci sono senz’altro esercizi di respirazione o di meditazione, in grado di renderci consapevoli di ciò che stiamo provando e comprenderlo.
Concentriamoci sul bello
Anche se la fine di una relazione comporta dolore e malessere, non dobbiamo mai dimenticarci che nella vita c’è anche altro.
E’ fondamentale, infatti, continuare a svolgere le stesse attività di prima, come sport, coltivare hobbies o amicizie.
Se le nostre giornate sembrano invece vuote, questa è una grande occasione per riempirle con qualcosa di nuovo. In questo modo daremo una spintarella alla nostra autostima, distraendoci anche da ciò che fa star male.
Chiarire, quando è possibile
Il modo migliore per chiudere una relazione è quello di farlo senza “pezzi mancanti”.
Assicuriamoci di aver chiarito tutto, ma proprio tutto, con l’ex partner: i motivi della separazione, le sofferenze, gli sbagli commessi, i sentimenti reciproci.
Lasciare qualcosa in sospeso rischia di rallentare il processo di elaborazione, finendo per farci impantanare in rimpianti, rimorsi e interpretazioni fallaci di ciò che è accaduto.
Può capitare, talvolta, che uno dei partner non voglia chiarire: in tal caso, già questa è una risposta. La persona non è in grado di fornire una spiegazione, oppure si vergogna nel farlo, oppure non ha nulla da dirci. Meglio lasciar perdere e andare avanti piuttosto che rincorrere il nulla.
Riflessioni
Come più volte sottolineato, la fine di una relazione non è mai facile da superare. Concorrono pensieri negativi, emozioni travolgenti, ricordi e rimpianti.
L’importante è non lasciarsi sopraffare e sommergere dal malessere. Viverlo è naturale, farsi dominare no.
Tutto passa, ci vuole il giusto tempo e il giusto atteggiamento.
E se proprio si fa fatica a superare il tutto, c’è sempre la possibilità di parlare con qualcuno che sappia aiutare, come uno psicologo.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
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