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Sogni ricorrenti: come mai li facciamo?

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A tutti noi sarà capitato di fare dei sogni notturni ricorrenti, che la nostra mente ripropone occasionalmente. Ma cosa rappresentano? Cosa vuole comunicarci il nostro inconscio?

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

In un recente articolo abbiamo approfondito la funzione dei sogni notturni, che tutti noi sperimentiamo durante la fase del sonno.

Tra questi abbiamo anche una specifica tipologia, ovvero i sogni ricorrenti, contenuti onirici che si ripresentano occasionalmente e con cadenza irregolare e che sono caratterizzati dall’essere uguali tra loro, se non con piccole differenze.

Ma a cosa servono? Cosa vuole comunicarci la nostra mente?

I sogni ricorrenti secondo le teorie psicoanalitiche

Secondo le teorie psicoanalitiche, i sogni ricorrenti sono il veicolo privilegiato per il nostro inconscio per comunicarci alcuni messaggi importanti.

Come un amico piuttosto insistente, la nostra mente più profonda utilizza questa modalità per aiutarci a comprendere alcune cose, magari per superare conflitti irrisolti, paure, dubbi, situazioni che stiamo evitando, traumi del passato.

I sogni ricorrenti e l’elaborazione delle emozioni

Riproponendo sempre lo stesso sogno, il nostro inconscio aiuterebbe così la mente a elaborare emozioni difficili da digerire, magari frutto di un forte stress, ansia, o eventi di vita molto negativi, come un lutto, una separazione, un licenziamento, una malattia.

Attraverso l’esperienza onirica, la persona riuscirebbe, nel tempo, a integrare queste emozioni e riacquisire un senso di serenità.

I sogni ricorrenti e la psicoterapia

Nel caso i sogni ricorrenti siano negativi, quindi dei veri e propri incubi, e siano per noi fonte di disagio, malessere e ansia durante la giornata, inficiando sulla qualità della vita, è più che consigliato rivolgersi a uno psicologo che sappia aiutare la persona a interpretarli, comprendendo quindi il significato nascosto.

In questo modo, la mente profonda, sentendosi finalmente accolta e capita, alleggerirà, fino a farli scomparire, l’invio di questi messaggi.

Del resto, come affermava Sigmund Freud, “i sogni sono la via regia dell’inconscio”: tramite essi, possiamo cogliere la nostra essenza, i nostri reali bisogni, ciò che realmente stiamo vivendo, senza i filtri della razionalità.

Ascoltiamo l’inconscio, poiché desidera solo e soltanto il nostro bene.

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

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