Il termine Situationship è un neologismo che indica un limbo amoroso, una relazione né seria né passeggera, che rischia di creare non poco malessere se non superata.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
Situationship è un neologismo inglese difficile da tradurre letteralmente: con questa parola possiamo indicare quelle relazioni sentimentali che non sono né serie né passeggere, che non si identificano né in un fidanzamento ufficiale né in un’amicizia, portando le persone coinvolte a vivere un vero e proprio limbo amoroso che perdura nel tempo.
La caratteristica principale della Situationship è la mancanza di evoluzione: la storia è sempre uguale, non si evolve, si vive nell’incertezza e si ha difficoltà a dare un nome preciso alla relazione.
Situationship: da quando esiste?
La Situationship, in realtà, è sempre esistita, ma solo da pochi anni gli psicologi che si occupano di coppie la stanno analizzando con attenzione. Infatti, molti pazienti “incastrati” in questo limbo raccontano di star vivendo non poco malessere emotivo, causato dall’assenza di certezze e dal passare del tempo senza un apparente scopo condiviso con il partner.
Situationship: quali rischi?
Quali rischi comporta vivere per troppo tempo una Situationship?
Dopo un iniziale periodo di conoscenza, è più che naturale che almeno uno dei partner desideri comprendere in quale direzione si stia evolvendo il rapporto. Si iniziano a nutrire maggiori aspettative e coltivare la volontà di stabilizzare la relazione.
Il pericolo, però, è quello di ricevere uno “stop” e scontrarsi contro le barriere dell’altro partner, che invece preferisce mantenere attivo questo limbo amoroso. In tal caso, non è raro sperimentare frustrazione, cadere nell’incertezza e nella paura e, in persone con bassa autostima, far nascere anche dinamiche di dipendenza affettiva.
Inoltre, è possibile che uno dei due partner si incaponisca, cercando in tutti i modi di voler cambiare l’altro, di convincerlo a far evolvere il rapporto, dando vita a una sorta di sindrome del crocerossino/a, generando nient’altro che ulteriore malessere.
Situationship: esistono anche dei vantaggi?
Non è facile essere in una Situationship: entrambi i partner, infatti, dovrebbero accettare serenamente di vivere una relazione non esclusiva, libera, senza regole e senza vincoli.
Inoltre, bisognerebbe abbandonare l’ideare di una evoluzione di coppia e godersi quello che il presente offre, evitando di costruirsi aspettative e di soffermarsi troppo sui propri sentimenti.
Se si accetta tutto ciò, in maniera sincera, è possibile stimolare la propria autonomia, la propria autostima e il senso di flessibilità, sentendosi così liberi di vivere l’amore e la sessualità senza avere legami.
Il consiglio dello psicologo
Normalmente, a rivolgersi a uno psicologo è soltanto uno dei due partner, ovvero colui/colei che non è più in grado di sopportare questo limbo amoroso e che desidera quindi trovare la forza di uscirne o di provare a far evolvere la relazione.
Purtroppo, molte persone rischiano di restare incastrate in una Situationship anche per anni, generando pericolose dinamiche di dipendenza affettiva e attivando la sindrome della crocerossina (o crocerossino).
Il consiglio spassionato, dunque, è quello di avere ben chiari i propri desideri: cosa voglio dal mio partner? Qual è la mia idea di coppia? Quali sono le mie aspettative per una relazione amorosa?
Se si riescono a trovare risposte soddisfacenti da parte della persona che si ha vicino, allora è possibile pensare di portare avanti il rapporto. Se invece ci si imbatte in muri invalicabili e mancanza di volontà, meglio evitare di incaponirsi in tutti i modi.
Se stai vivendo una Situationship e desideri uscirne, puoi contattarmi. Se invece tu e il tuo partner desiderate far evolvere il rapporto, ma avete difficoltà a stabilire obiettivi comuni, potete contattarmi per intraprendere un percorso di coppia.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
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