Secondo recenti sondaggi, andare dallo psicologo non sembra più essere un tabù, almeno tra i più giovani.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
In Italia la figura dello psicologo viene spesso collegata alle patologie mentali. Chi si rivolge a uno psicologo corre il rischio di essere bollato come “matto”, “pazzo”, “fuori di testa”, “un debole” e altri simili appellativi, e ciò, in qualche modo, demotiva anche tutti coloro che vorrebbero farlo ma che hanno paura del giudizio esterno.
Contemporaneamente, la categoria degli psicologi, e nell’ultimo anno anche il Governo grazie all’iniziativa del Bonus Psicologo, hanno inviato messaggi positivi, di prevenzione e di sensibilizzazione: andare dallo psicologo non è sbagliato, è per tutti, chiunque può farlo senza essere per forza pazzo.
Le recenti ricerche condotte tra i giovani
Secondo una ricerca del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), pubblicata a ottobre 2021, c’è stato un aumento del 31% dei pazienti in psicoterapia con meno di 18 anni.
Non solo: la buona notizia è che la generazione di coloro nati tra il 1997 e il 2012 non considera lo psicologo un tabù, al contrario, ritiene che sia una risorsa!
Secondo un’indagine condotta nel 2022 dal famoso sito Studenti.it, che ha coinvolto quasi 4.000 partecipanti, il 74% degli intervistati ritiene che la psicoterapia sia utile.
Ovviamente, son saltate all’occhio anche delle criticità, come ad esempio la volontà di voler andare dallo psicologo ma senza dirlo a nessuno (11%) e l’impossibilità di farlo a causa di difficoltà economiche (13%). Il restante 26%, invece, non ritiene importante un percorso terapeutico .
Quali sono le più grandi paure dei giovani?
Secondo l’indagine, il 49% degli intervistati vive la paura di non riuscire a trovare la propria strada nella vita, ovvero non riuscire a raggiungere i propri obiettivi.
Il 17% ha invece affermato di avere timore del giudizio delle altre persone, il 16% ha paura della solitudine, il 12% teme di essere inadeguato ad affrontare le sfide che incontrerà e infine, con il 6% delle preferenze, c’è la paura di delusioni in campo sentimentale.
Conclusioni
Andare dallo psicologo in età infantile, preadolescenziale o adolescenziale può risultare fondamentale per crescere al meglio, affrontare con successo le prime sfide della vita ed elaborare, se necessario, alcuni traumi che, se non affrontati, potrebbero far sviluppare altre difficoltà in età adulta.
Un percorso terapeutico può essere una risorsa utile anche per superare tutte le paure dei giovani, come quelle riportate poco sopra: non solo, quindi, per guarire da problematiche ma soprattutto per trovare la giusta strada, formulare efficacemente degli obiettivi di vita, smontare convinzioni limitanti come ad esempio quella di non valere abbastanza o temere il giudizio degli altri.
Il tabù dello psicologo, d’altronde, andrebbe prima di tutto eliminato nei genitori, coloro i quali hanno il diritto di dare o meno il consenso ai minorenni per rivolgersi a un professionista. Per quanto un giovane, con meno di 18 anni, abbia il desiderio di andare da uno psicologo ma contemporaneamente viva ostruzionismo da parte dei genitori, si ritroverà con le mani legate, e questo è un peccato.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
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