Secondo una recentissima ricerca, per un giovane su tre della Generazione Z il sesso sarebbe solo virtuale. Scopriamo insieme come mai.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
Secondo una recente ricerca, condotta dall’Università IULM di Milano in collaborazione con la Società Italiana di Andrologia (SIA), per un giovane su tre il sesso è solo virtuale.
Lo studio è stato effettuato su un campione di 500 giovani di sesso maschile, dai 16 ai 35 anni, appartenenti dunque a quella che viene definita Generazione Z, ovvero la generazione di adolescenti/giovani adulti nati nell’era dei social, degli smartphone e di internet.
L’aumento del sesso virtuale e dell’astinenza
Secondo un’indagine post-pandemia, condotta dalla Società Italiana di Andrologia (SIA), in Italia oltre un milione e 600mila giovani (18-35 anni) non ha mai avuto rapporti sessuali. Non solo: circa 220mila coppie stabili comunicano di vivere un’astinenza dal sesso.
Si assisterebbe, dunque, a un aumento di modifiche comportamentali legate agli aspetti relazionali/sessuali, come la preferenza del sesso virtuale o proprio dell’astinenza.
Il Prof. Alessandro Palmieri, presidente della SIA, non nasconde la sua preoccupazione, affermando come i giovani di oggi si sentirebbero insoddisfatti dai rapporti reali (50% degli intervistati), andando dunque a prediligere sesso solo virtuale (1 su 3).
Una tendenza che, nel tempo, potrebbe contribuire al calo delle nascite e provocare anche una serie di disturbi nella sfera sessuale.
Le conseguenze sulla sfera psicologica e sessuale
Molti ragazzi hanno dichiarato di soffrire di disfunzione erettile, usufruire in maniera eccessiva di contenuti pornografici e/o prediligere l’autoerotismo.
Inoltre, l’11% degli intervistati dichiara di utilizzare esclusivamente app o siti di incontri per trovare partner sessuali, mentre il 30% fa uso di chat o siti erotici quotidianamente.
Infine, ben l’83,9% non ha mai effettuato controlli medici.
Riflessioni conclusive
In un mondo sempre più digitalizzato e improntato a una dimensione virtuale, si sta assistendo, purtroppo, a una diminuzione delle skills sociali e delle preferenze dei rapporti dal “vivo”.
La rete offre variegate opportunità per entrare in contatto con chiunque e, se da una parte questo rappresenta un indubbio vantaggio, dall’altra rischia davvero di creare, nel tempo, una futura generazione di adulti sempre meno capaci di prediligere contatti reali e sempre più desiderosi di “alienarsi” nella propria dimensione “sicura”, nella quale delusioni e pericoli sono sotto controllo.
Le esperienze sessuali sono invece fondamentali per una sana crescita psico-emotiva, oltre che fisica.
E’ quindi importante fare prevenzione, comprendere come mai sussistano tali dinamiche e supportare i ragazzi cosicché possano crescere con sani modelli comportamentali e relazionali.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
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