Settembre è alle porte e tutti i buoni propositi da noi procrastinati nel corso dell’anno vengono a galla. Ma come mai alcune persone procrastinano? Scopriamolo insieme.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
Per procrastinazione si intende quel comportamento che porta una persona a ritardare volontariamente un’azione o un proposito, nonostante la consapevolezza che questa scelta potrebbe comportare conseguenze negative. Generalmente, colui che procrastina preferisce il piacere immediato, ma di breve durata, a un risultato maggiore ma raggiungibile nel lungo periodo.
Un esempio molto comune è quello di iniziare una dieta. Spesso diciamo a noi stessi “inizio a settembre”, quando in realtà è solo un modo per goderci la libertà di mangiare ancora per un po’, rischiando però di posticipare la dieta ancora e ancora.
Le cause della procrastinazione
Le cause della procrastinazione possono essere molteplici. Vediamole insieme:
- Paura dell’insuccesso: molti rimandano un qualcosa che vorrebbero fare per paura di fallire. Questa paura può a volte essere talmente forte da bloccare qualsiasi tipo di iniziativa basando tale comportamento sulla convinzione che si otterrà sicuramente un fallimento;
- Paura del successo: avere successo è sempre una responsabilità. Le persone che procrastinano potrebbero aver paura di non meritarsi ciò che ottengono, vivendo nel senso di colpa o avendo il timore che gli altri possano aspettarsi sempre maggiori risultati, generando quindi una spirale di ansia e stress. Inconsciamente, dunque, si preferisce mantenere un “basso profilo” e posticipare eventuali traguardi da raggiungere;
- Perfezionismo: il perfezionismo nasce quando una persona non si sente mai abbastanza sicura delle proprie competenze e conoscenze; la conseguenza diretta è quella di procrastinare, convincendosi che in realtà le cose debbano essere fatte per forza bene, perfettamente, quando in realtà è solo paura di mettersi in gioco;
- Paura delle conseguenze o delle responsabilità: similmente alla paura del successo, ottenere un risultato comporta inevitabilmente delle conseguenze e delle responsabilità. La persona, quindi, preferisce procrastinare perché non ancora pronta;
- Aspettative degli altri: le pressioni e le aspettative altrui, se vissute come intollerabili, possono portare alla procrastinazione. Se una scelta dipende dalla volontà di qualcun altro, e non nostra, spesso si ha la tendenza a posticipare, anche se eventualmente il tutto è fatto per il nostro bene.
Tipologie di procrastinazione
Esistono differenti tipi di procrastinazione. Vediamoli insieme:
- Procrastinazione rilassata: è quel tipo di procrastinazione che contraddistingue quelle persone che iniziano un’attività, magari con entusiasmo, ma che perdono quasi subito l’interesse e iniziano a posticipare costantemente l’attività stessa. Un esempio potrebbe essere quello di colui/colei che decide di andare in palestra, ma dopo qualche settimana inizia a saltare le lezioni, una, due, tre volte, fino a quando abbandona totalmente;
- Procrastinazione preoccupata: è quel tipo di procrastinazione che contraddistingue le persone ansiose, che hanno poca fiducia nelle proprie capacità e che difficilmente gestiscono lo stress; la procrastinazione sarebbe dunque conseguenza della paura di agire;
- Procrastinazione occasionale: genere di procrastinazione che si attiva in determinate circostanze, non come regola o stile di vita;
- Procrastinazione cronica: la procrastinazione cronica è la più grave, poiché va a influenzare negativamente ogni nostra scelta o decisione; le conseguenze sono quelle di mettere a rischio il proprio futuro, poiché si dà sempre priorità al piacere momentaneo o alla paura di agire.
Conclusioni
La procrastinazione è un fenomeno psicologico complesso, che chiama in gioco emozioni, insicurezze, bassa autostima, convinzioni negative, gestione dell’ansia e dello stress.
Spesso viene presa sottogamba, in quanto l’individuo pone la sua attenzione al beneficio immediato, ignorando il problema del continuo posticipare eventuali scelte di vita.
Similmente a gennaio, il mese di settembre, inoltre, rappresenta generalmente il periodo dell’anno in cui tutti i nostri buoni propositi vengono a reclamare il loro spazio e si fanno sentire a gran voce: l’inizio di una dieta, di un’attività sportiva, studiare per l’università o per un concorso, la ricerca di un lavoro e tanti esempi simili.
L’estate, nella sua magia che ci porta spesso al di fuori della realtà e dalle responsabilità, sta per terminare: cosa possiamo fare per riprendere in mano la nostra vita al meglio delle nostre possibilità?
Se ci accorgiamo di essere procrastinatori e che questa modalità comporta gravi conseguenze nella nostra vita, forse è il caso di chiedere aiuto e comprendere come mai ritardiamo le nostre scelte.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
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