Scopriamo insieme come il virus ha influenzato negativamente anche il nostro benessere psicologico.
Secondo uno studio condotto dal Dipartimento di Salute Mentale della Asl di Torino, si è registrato un aumento del 30% delle patologie psichiatriche rispetto al 2018. Non solo: si è osservato anche un allarmante aumento dell’uso degli psicofarmaci, soprattutto ansiolitici e anti-depressivi.
Oltre che di pandemia, è più che doveroso quindi parlare anche di psico-pandemia:
persone che disinfettano in maniera compulsiva qualsiasi cosa acquistino, passando l’alcool anche due, tre volte più del necessario; altri ancora lavano le mani così spesso da provocarsi abrasioni, spaccature, arrossamenti sulla pelle, sintomi simili a quelli di una dermatite; assistiamo a sempre più frequenti attacchi d’ansia e/o di panico, dovuti anche dalla difficoltà di gestione delle notizie negative che giornalmente si ascoltano in televisione o si leggono su internet; veniamo sempre più spesso a conoscenza di persone che si auto-isolano in casa, senza alcuna obbligazione, per paura e fobia del virus; senza considerare anche i conseguenti stati d’animo depressivi, che a volte sfociano in vere e proprie diagnosi di depressione.
Il minimo comune denominatore, quando parliamo di un nemico invisibile, è la paura della morte, il terrore che la tragedia possa colpire proprio noi, qualche nostro caro, qualcuno che conosciamo. La paura, quindi, che questo virus possa entrare a far parte direttamente della nostra vita.
I sintomi legati all’ansia sono i primi messaggeri delle nostre preoccupazioni, delle nostre angosce e della nostra tristezza. A ciò si aggiunge anche la rabbia, la rabbia di aver perso la vita di un tempo, le vecchie abitudini, la qualità delle relazioni sociali. Il covid ha colpito anche la sfera lavorativa: molte persone hanno infatti perso o hanno visto ridurre drasticamente il proprio lavoro; ciò genera, ovviamente, ancor più malessere psicologico.
Cosa fare per stare meglio?
La soluzione? Come sempre è quella di ricordarci che l’essere umano è un sistema mente-corpo integrato. Avere come unico obiettivo la salvaguardia della salute fisica, tralasciando quella emotiva e psicologica, è insufficiente per raggiungere un benessere completo. Le due strade devono e possono andare a braccetto: prendiamoci quindi cura di noi stessi, troviamo anche la forza e il coraggio di chiedere aiuto se necessario. La scienza conferma, ormai da anni, che un equilibrio mentale porta giovamento anche al corpo, rafforzando il sistema immunitario.
L’ansia, la paura, le preoccupazioni, vanno vissuti come dei segnali, dei primi messaggi che il nostro inconscio ci invia per comunicarci qualcosa: dei campanelli d’allarme che vanno assolutamente ascoltati. La reiterazione di questi sintomi, l’ignorarli e il sopportarli per troppo tempo senza agire in nessun modo, rischia di creare delle pericolose cronicità, difficili poi da far sparire se non tramite degli specifici percorsi. La prevenzione, quindi, prima di ogni cosa!
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