Molte persone sperimentano una vera e propria paura all’idea di dover viaggiare. Analizziamo insieme l’odofobia.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
Con il termine odofobia ci riferiamo alla paura di viaggiare.
La parola deriva dal greco òdo (strada) + phobos (paura).
Le persone che la sperimentano vivono un vero e proprio terrore all’idea di dover intraprendere un viaggio, allontanarsi di casa per ore o giorni, usare mezzi di trasporto, paura che possa accadere qualcosa alle persone o alle cose che si lasciano, inquietudine all’idea che possa accadere qualcosa di pericoloso e tremendo durante il viaggio.
Questa fobia, secondo gli studi, colpisce un essere umano su 23, e questo dato la annovera tra le fobie più comuni e diffuse.
I sintomi principali dell’odofobia
I sintomi principali dell’odofobia sono sia di natura psicologica che fisica. Vediamoli insieme:
- Paura di salire su un mezzo di trasporto;
- Avere la sensazione che possa accadere qualcosa di brutto durante il viaggio;
- Paura che durante il viaggio ci si possa sentire male fisicamente e non sapere a chi chiedere aiuto;
- Pensieri negativi costanti riguardo il viaggio;
- Immaginare situazioni catastrofiche: incidenti, disastri, perdersi, essere derubati, ecc.;
- Psicosomatizzazione: disturbi gastrointestinali, tachicardia, sudorazione, vertigini;
- Nei casi più gravi: stato confusionale, blocco mentale, attacchi di panico.
Le cause principali dell’odofobia
- Origine traumatica: come spesso accade anche per altre fobie, anche l’odofobia potrebbe essersi sviluppata a seguito di un evento traumatico, ad esempio un viaggio vissuto come particolarmente negativo, un incidente automobilistico, in treno, navale, l’esperienza di aver subito un furto nella propria abitazione mentre si era distanti da casa, aver vissuto un lutto di una persona importante durante la lontananza, e così via;
- Cause familiari: vivere durante l’infanzia e l’adolescenza con persone particolarmente ansiose o che vivano a loro volta determinate fobie, può aumentare la possibilità che il problema venga sviluppato in età adulta;
- Correlazione con altri disturbi: l’odofobia può svilupparsi in persone che già vivono altri disturbi d’ansia, disturbo da attacchi di panico, episodi di attacchi di panico, fobia di volare, fobia di guidare l’auto, fobia di prendere il treno.
Odofobia generalizzata e specifica
L’odofobia si differenzia in generalizzata e specifica.
- Odofobia generalizzata: si manifesta in ogni situazione, indipendentemente dalla tipologia di mezzo di trasporto utilizzato, dalla durata del viaggio, dalla lontananza da casa o da altri fattori;
- Odofobia specifica: si manifesta al verificarsi di determinate condizioni, come ad esempio l’utilizzo di uno specifico mezzo di trasporto (es. l’aereo e non il treno), dalla durata del viaggio (es. viaggi lunghi), dalla lontananza da casa (es. viaggi intercontinentali), dal tipo di viaggio (es. volo interoceanico, viaggio in montagna ecc.), dalle persone che ci accompagnano (es. viaggio da soli, viaggio in coppia, viaggio con amici, viaggio in famiglia ecc.).
Terapia per l’odofobia
Il trattamento principale per l’odofobia è quello psicoterapeutico.
Grazie alla psicoterapia, la persona impara nel tempo a gestire i sintomi fonte di malessere, controllare e trasformare i pensieri negativi ed effettuare un lavoro di introspezione utile per comprendere e rielaborare le cause scatenanti della fobia.
E’ importante, inoltre, saper differenziare e scoprire la presenza di eventuali problematiche, come altre fobie associate, ad esempio l’aviofobia (paura di volare) o altri disturbi d’ansia preesistenti.
Durante il percorso, vengono insegnate anche utilissime tecniche di autorilassamento, con lo scopo di entrare in uno stato di serenità e benessere e sviluppare il giusto atteggiamento propositivo per affrontare il viaggio.
Nei casi più importanti, laddove i sintomi siano talmente invalidanti e bloccanti da far entrare la persona in uno stato di crisi e di panico, è possibile ricorrere a un trattamento psicofarmacologico, grazie al supporto di un medico psichiatra. I farmaci, in tal caso, hanno lo scopo di ridurre l’impatto del sintomo e permettere alla persona di mettere in atto tutte le strategie imparate durante la psicoterapia.
Se soffri della paura di viaggiare, o di altre fobie correlate, come la paura di volare, puoi contattarmi.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
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