Scopriamo cosa vuol dire “nervosismo” secondo la psicologia e come approcciarsi al meglio a una persona “nervosa”
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
Sarà capitato sicuramente a tutti di sentirsi nervosi, di avere “i nervi a fior di pelle”, di comunicare al prossimo “lasciami stare, sono nervoso/a, ho il nervoso/a”. Ugualmente, tutti noi ci siamo trovati nella situazione di avere a che fare con una persona nervosa, difficile quindi da trattare.
Ma come mai ci si innervosisce? E cos’è il nervosismo secondo la psicologia?
Il nervosismo secondo la psicologia
Per nervosismo si intende uno stato d’animo caratterizzato da forte irritabilità, tensione e ipersensibilità agli stimoli esterni, con conseguenti risposte (comportamentali, mentali e fisiche) a tali stimoli.
Spesso è associato anche a già presenti stati d’animo depressivi, ansia, paure, preoccupazioni, overthinking e stress.
Oltre alle cause psicologiche, il nervosismo può riscontrarsi in persone che abusano di sostanze (caffeina, alcol, farmaci, ecc.) e può avere una base organica (es. ipertiroidismo, ipoglicemia, ciclo mestruale, ormoni della gravidanza ecc.).
Nervosismo occasionale e abituale
Il nervosismo può essere suddiviso in due tipologie:
Nervosismo occasionale: si manifesta, per l’appunto, occasionalmente, ovvero come reazione emotiva associata a una determinata situazione, evento, comunicazione ricevuta, presenza di una persona sgradita o svolgimento di attività non piacevoli. E’ una condizione del tutto naturale, che può comunque essere mitigata e ben gestita e che, spesso, non rappresenta una reale problematiche per la persona che la vive.
Nervosismo abituale o cronico: il nervosismo è da considerarsi abituale o cronico quando diviene una reazione emotiva costante e ricorrente, l’unico modo con il quale si reagisce a qualsiasi stimolo esterno (anche piccolo) percepito come negativo; inoltre, esso si mantiene stabile nel tempo, provocando altre spiacevoli conseguenze. Quest’ultima tipologia, come possiamo intuire, è una condizione invalidante per la persona, che va dunque assolutamente affrontata e risolta.
Caratteristiche della persona nervosa
Il nervosismo si associa sia a sintomi psicologici, comportamentali e fisici. Vediamoli insieme:
- Reazione eccessiva a stimoli esterni, percepiti come “fastidiosi” o fonte di tensione;
- Presenza di pensieri negativi ricorrenti che alimentano l’ipersensibilità agli stimoli;
- Necessità di stare da soli;
- Tendenza ad “accendere” discussioni o litigi con il prossimo;
- Espressioni verbali e fisiche di rabbia;
- Atteggiamento di impazienza;
- Movimenti del corpo scattanti e repentini;
- Tensione muscolare, soprattutto nella zona del collo e delle spalle;
- Movimenti degli occhi repentini, vigili;
- In alcuni casi: sudorazione, tremore, crisi di pianto o risate improvvise.
Conseguenze del nervosismo
Mantenere uno stato di nervosismo per troppo tempo potrebbe provocare alcune spiacevoli conseguenze, al corpo e alla mente, soprattutto in presenza di una tipologia cronica o abituale:
- Sistema neurovegetativo: palpitazioni, tachicardia, iperventilazione, ecc.;
- Sistema gastrointestinale: acidità di stomaco, gastrite, ulcera, cattiva digestione, meteorismo, colon irritabile, ecc.;
- Peggioramento della qualità e quantità del sonno;
- Sfera relazionale: peggioramento delle nostre relazioni sociali (es. partner, amici, parenti, colleghi di lavoro) e creazione di spiacevoli convinzioni su di noi da parte degli altri (“quella persona è un tipo nervoso, stiamoci alla larga”);
- Sfera cognitiva: indebolimento della capacità decisionale (il nervosismo può favorire il prendere decisioni sbagliate o troppo istintive) e deficit della memoria.
Consigli per le persone nervose
Il nervosismo è una condizione che tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo sperimentato. Eliminarlo completamente sarebbe irragionevole, imparare però a gestirlo meglio e mitigare le nostre reazioni sarebbe un’ottima cosa.
Il primo passo è quello della consapevolezza, ovvero essere consci di star vivendo un momento di nervosismo, maggiore irritabilità e tensione.
Capiamo, dunque, cosa ci ha reso nervosi e cosa sta continuando a farci sentire così: se possiamo risolverlo, bene, altrimenti allontaniamoci quanto possibile dalla situazione stressogena.
Impariamo, inoltre, a comunicare al prossimo il nostro stato: affermare “oggi sono nervoso/a, mi dispiace, preferisco stare solo/a” , oppure “oggi sono nervoso/a, mi dispiace se dovessi risponderti male”, è un atto di grandissima maturità. Questo aiuterà gli altri ad approcciarsi meglio a noi. Come dire, “uomo avvisato, mezzo salvato”.
Prenderci del tempo per noi, facendo anche meditazione, rilassamenti, ascoltando buona musica, rappresentano altri utilissimi consigli che potrebbero alleviare il nervosismo, soprattutto se occasionale.
Nel caso, invece, il nervosismo sia abituale o cronico, è consigliatissimo comprendere come mai, nel tempo, abbiamo strutturato tale dinamica: parlarne con uno psicoterapeuta sarebbe ottimale per capirne le cause e trovare assieme valide soluzioni.
Consigli per chi è vicino a una persona “nervosa”
Avere a che fare con una persona nervosa non è mai facile. Spesso ci sentiamo i bersagli, ingiustamente, della rabbia e frustrazione altrui; sembra, altre volte, che qualsiasi cosa diciamo o facciamo diventi fonte di discussioni o litigi; abbiamo, in pratica, la sensazione di camminare su un campo minato.
Come comportarsi dunque?
Se il nervosismo è occasionale, lasciamo che si “consumi” da solo. E’ importante portare pazienza e comprendere che l’altro sta affrontando qualcosa di spiacevole o fonte di stress e che sta dunque reagendo in questo modo.
Alleniamoci a non pressare la persona nervosa, introducendo argomenti che potrebbero essere tranquillamente rimandati e affrontati in momenti più sereni o “stuzzicarla” usando l’umorismo: non tutti lo apprezzano in tali frangenti.
Se invece il nervosismo dovesse essere cronico, in tale caso tutto dipende dal nostro ruolo nella vita di questa persona: se siamo solo conoscenti, esercitiamoci ad accettare tale dinamica e le caratteristiche del soggetto nervoso. “E’ fatto così, non posso farci niente”, “il suo nervosismo non è contro di me, ma è un suo modo di fare, cosa posso farci?”, senza quindi rimanerci male quando subiamo tali reazioni; se invece dovessimo essere intimi con la persona, allora sarebbe utile aiutarla ad affrontare tale problematica, magari suggerendole di rivolgersi a qualcuno esperto della materia.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
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