La stagione estiva è ormai arrivata: ma come mai molte persone la vivono negativamente? Scopriamo insieme cos’è il mal d’estate o la summertime sadness
L’estate è ormai al suo picco: caldo, mare, montagna, vacanze, sole, cielo limpido, serate stellate… un periodo atteso tutto l’anno nel quale si sente il bisogno di potersi concedere momenti di relax, svago e divertimento.
Se è vero che in questa stagione spesso emerge in noi la voglia di vivere belle emozioni e giornate spensierate, contemporaneamente ci ritroviamo a dover fare i conti anche con dei sintomi fisici e psicologici.
In Italia, ad esempio, negli ultimi anni si sono triplicati i casi di richieste d’intervento nei Pronto Soccorso per disagi psicologici (come attacchi d’ansia o di panico) nel periodo estivo.
Summertime Sadness o Mal d’Estate
Viene infatti definito come “mal d’estate” (o Summertime Sadness) quel fenomeno stagionale che comporta malumori, stati d’animo depressivi e malessere emotivo. Addirittura, in questo periodo le diagnosi di depressione aumentano del 12% rispetto all’inverno.
Tra i sintomi più frequenti troviamo: ansia, irritabilità, insonnia e mal di testa.
Spesso è provocato dall’incapacità di gestire i cambiamenti negli stili di vita tra le diverse stagioni, oltre che dalla modificazione del ritmo circadiano e di quello sonno-veglia.
Altro sintomo associato è lo “stress da vacanza”, ovvero un disturbo indotto dall’incapacità di programmare l’alto numero di ore senza impegni, in grande contrasto con l’anno lavorativo invece scandito con regolarità.
Il “mal d’estate” viene percepito soprattutto da quelle persone che durante l’anno hanno una vita sociale ridotta e che vedono improvvisamente modificare il proprio microcosmo familiare e le proprie abitudini a causa delle vacanze.
I soggetti ansiosi, ad esempio, si trovano di fronte all’eccesso di tempo libero che devono gestire, e anche questo diventa una minaccia, un vuoto da riempire come se si trattasse di una prestazione.
L’isolamento tende soltanto a peggiorare la sintomatologia: risulta quindi fondamentale investire nelle relazioni sociali, quali amici o parenti.
Cosa fare per prevenire?
Indubbiamente, il primo consiglio è quello di chiedere un supporto, a un parente, un amico, se necessario a uno psicologo. Spesso e volentieri sono necessari solo pochi incontri per ritrovare un equilibrio interiore, in grado di farci approcciare al meglio alla stagione estiva.
È assolutamente necessario evitare l’isolamento e, contemporaneamente, rifugiarsi nell’eccesso opposto, ovvero la troppa movida, luoghi affollati, musica troppo alta: godiamoci le relazioni sociali nel rispetto delle nostre necessità, senza farci coinvolgere in attività che per noi potrebbero risultare ansiogene.
Godiamoci il sole il più possibile (con le dovute precauzioni per proteggere la nostra pelle), in quanto i raggi solari sono benefici per migliorare il nostro umore.
L’attività fisica senza dubbio è un toccasana: passeggiate, nuoto, equitazione, qualsivoglia sport (anche soft) che permetta al nostro corpo di sentirsi vivo.
Dormire a sufficienza è inoltre un altro prerequisito per il nostro benessere quotidiano: rispettiamo le nostre abitudini (almeno fuori dal weekend) come se fosse inverno e concediamoci le nostre ore minime di sonno.
Ultimo consiglio, ma non meno importante, ritagliamoci del tempo per noi e soltanto per noi: sfruttiamo l’estate anche per ritrovare noi stessi, ricaricarci, riflettere e fare introspezione.