Ogni relazione sentimentale è segnata da alcune fasi ben precise: una di queste è la “Luna di Miele”. In cosa consiste?
In uno scorso articolo avevamo parlato delle cinque fasi dell’amore, ovvero il percorso di maturazione sentimentale che ogni coppia segue, dall’innamoramento fino alla maturità.
Qualsiasi relazione, infatti, percorre degli step ben precisi, caratterizzati da dinamiche comportamentali, comunicative, amorose e sessuali specifiche.
Il primo passaggio viene definito dalla psicologia con il termine Luna di Miele, o fase dell’innamoramento. Ma di cosa parliamo?
Origini del detto “La Luna di Miele”
Secondo la tradizione dell’antica Roma, i novelli sposi erano soliti mangiare del miele per riprendersi dall’intensa prima notte d’amore. Da qui l’origine del detto luna di miele, proprio per indicare i primissimi, dolci e irripetibili momenti della vita di coppia.
La Luna di Miele secondo la psicologia
Secondo la psicologia, la fase dell’innamoramento o luna di miele è quello step nel quale i due partner iniziano a conoscersi e a piacersi, sempre più man mano che si frequentano.
La durata è soggettiva, e può variare da settimane, mesi o addirittura un anno.
Il desiderio, l’attrazione reciproca, una forte sensazione di benessere e la voglia di incontrarsi spesso sono gli aspetti principali di questo magico momento della coppia.
I partner diventano improvvisamente “egoisti”, nel senso buono del termine, ovvero desiderano con tutto sé stessi sentirsi e/o trascorrere del tempo assieme.
Inoltre, il nostro corpo e il nostro cervello, da un punto di vista biochimico, corroborano a questa dinamica: gli ormoni dell’amore, ovvero ossitocina, estrogeni, serotonina, testosterone e dopamina, vengono rilasciati in gran quantità, dandoci ancor di più la sensazione di essere in tutto e per tutto innamorati.
La Luna di Miele e l’illusione
La fase della Luna di Miele porta con sé una dinamica che, per alcune coppie, funziona da arma a doppio taglio: l’illusione.
Durante questo step, infatti, i difetti dell’altra persona non vengono presi in considerazione o vengono sminuiti. Si tende quindi a illudersi, evitando di porsi domande scomode sul partner. Di fronte a un potenziale problema, tendiamo a utilizzare con noi stessi frasi del tipo: “tutto si risolverà”, “è stato solo un momento, che sarà mai”, “sicuramente lui/lei cambierà nel tempo”, “ha tanti altri pregi”, “con l’amore supereremo ogni difficoltà”.
In questi casi, la razionalità ha ben poco spazio, mentre le emozioni, guidate come detto anche dalla biochimica del cervello, hanno il sopravvento.
Quando la Luna di Miele diventa un problema?
Leggendo questo articolo, alcuni potrebbero porsi la domanda: “vista così, la Luna di Miele sembra un momento meraviglioso… dov’è quindi la fregatura?”.
Infatti, se portata avanti per le lunghe, la fase dell’innamoramento potrebbe trasformarsi in un problema.
Se la coppia non affronta lo step della disillusione, ovvero consapevolizzare e accettare i difetti dell’altro partner, si rischia di vivere in una costante bolla magica, nella quale si fa finta che i problemi non esistano e che tutto debba andare per forza bene.
Ecco che, alla prima reale difficoltà, tutto potrebbe scoppiare.
E’ fondamentale, quindi, porsi delle domande, mettersi in discussione, analizzare le dinamiche delle coppia privi di paraocchi, anzi usando una sana (non eccessiva) dose di razionalità.
Quando la Luna di Miele perdura per troppo tempo?
Come accennato, non esiste una durata predefinita per ogni fase. E’ altresì vero che, nel caso della Luna di Miele, prolungarla per troppo tempo, senza alcuna volontà di passare allo step successivo, rischia di generare le problematiche di cui abbiamo parlato poco sopra.
La causa di ciò è da ricercarsi nella maturità sentimentale dei due partner: molto spesso, infatti, persone che inconsciamente desiderano far perdurare la fase dell’innamoramento per così tanto, hanno una modalità ancora adolescenziale di viversi l’amore, ovvero priva di progettualità, di spirito di sacrificio e di desiderio di mettersi in discussione ma, al contrario, piena di passione, voglia del momento e tendenza all’idealizzazione.
Ovviamente, se questa dinamica viene portata avanti da persone adulte, il rischio è proprio quello di imbattersi in delusioni, disillusione improvvisa, crisi più o meno profonde.
Riflessioni
Ogni partner dovrebbe possedere delle qualità per far sì che la coppia sia felice e che possa durare nel tempo: la capacità di monitorarsi costantemente, comprendere quando evolvere, quando effettuare cambiamenti, essere flessibili e scendere a compromessi, accettare pregi e difetti dell’altro.
Talvolta, uno dei partner, o addirittura entrambi, a causa di una maturità sentimentale ancora di tipo adolescenziale, si illudono che, senza alcuno sforzo, la relazione vada avanti sempre nel migliore dei modi, senza intoppi, difficoltà e imprevisti.
Ci si illude che non esistano difetti, che le problematiche magicamente spariscano e che l’amore risolverà ogni cosa.
Una relazione duratura, invece, prevede l’evoluzione sentimentale e una nuova visione dello “stare insieme”. Alcuni non accettano tali passaggi, magari perché non pronti o non pienamente convinti, e questo rischio di far terminare il tutto.
Se ti accorgi di portare avanti uno schema sentimentale disfunzionale, forse sussistono nell’inconscio alcune dinamiche non risolte, magari legate al rapporto con i genitori o a storie passate finite male. Parlarne con uno psicoterapeuta potrebbe essere una valida strada.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
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