Ipnosi e anestesia
Maggio 15, 2021Con l’ipnosi impiantato all’ospedale Agnelli di Pinerolo un defibrillatore sottocutaneo
L’ipnosi clinica è una tecnica che sta prendendo sempre più piede, sia in ambito psicoterapeutico sia in ambito medico/chirurgico. Avvallata ormai da numerosissimi studi scientifici e supportata da sempre più prove con esito favorevole, viene utilizzata in cambo sanitario per aiutare tutti coloro che, molto spesso, hanno difficoltà a raggiungere la guarigione seguendo i rimedi “standard”.
Nel caso specifico che raccontiamo oggi, nell’ospedale Agnelli di Pinerolo (TO) è stato effettuato l’impianto di un defibrillatore sottocutaneo usando solo l’anestesia locale e l’ipnosi. Un intervento, questo, che generalmente richiede l’anestesia generale.
Solitamente utilizzato con pazienti con problemi cardiologici severi, il defibrillatore sottocutaneo è un dispositivo impiantato chirurgicamente a livello toracico, che ha l’obiettivo di rilevare aritmie pericolose ed erogare, in caso di necessità, uno shock salvavita, per riportare il ritmo alla normalità.
Durante l’intervento, l’ipnosi ha permesso di intervenire con la paziente sveglia e vigile: l’ipnologo, il Dott. Claudio Peila, ha guidato la donna in un luogo sicuro, in montagna, immersa in un ambiente tranquillizzante e piacevole, immaginado di raccogliere genziane. Questa visualizzazione ipnotica è servita per allontanare la mente dal luogo corporeo nel quale si stava intervendo chirurgicamente, riducendo al minimo la percezione del dolore locale.
L’ipnosi in campo sanitario è utilizzata anche per ridurre le dosi dei farmaci, nella terapia del dolore, favorire il rilassamento del paziente durante gli impianti di pacemaker e durante l‘ecocardiografia transesofagea.