Grazie 2018 e Benvenuto 2019
Gennaio 2, 2019Grazie 2018 e Benvenuto 2019
Grazie 2018. Attraverso il mio viverti ho imparato che non sempre i buoni propositi sono la soluzione a tutti i problemi. Tante volte ho creduto o voluto fortemente qualcosa, senza però mai ottenerla. Ho imparato che alla forza di volontà va aggiunta l’azione, la pratica, il fare vero. Spesso ci dicono che bisogna prima di tutto desiderare, immaginare il nostro obiettivo. Ma guai a trasformarlo in un flebile sogno che andrà ad infrangersi come onde sugli scogli del tempo e delle difficoltà. A volte prendiamo decisioni per cambiare il corso della nostra vita e poi ci troviamo a scontrarci con il nemico peggiore: la paura del cambiamento.
Tale paura ci paralizza e ci costringe a rimandare buoni propositi e obiettivi prefissati, facendoci autoconvincere che ci saranno ancora 12 lunghissimi mesi per poterli mettere in atto. A ciò si aggiunge la forza dell’abitudine che é molto più forte di qualsiasi propensione al nuovo. Ci culliamo tra le braccia di effimere certezze, ci immergiamo talmente tanto nella nostra zona di comfort da non riuscire a discernere ciò che potrebbe giovarci da ciò che invece potrebbe lederci. A volte le paure nascono dalle nostre convinzioni limitanti: idee, flussi di pensieri, parole e stigmi che come una pianta rampicante hanno messo radici nella mente. Siamo convinti che il mondo segua delle regole universali, già decise, regole che hanno un valore univoco: tendiamo a tradurre ciò che ci accade solo in base ai nostri schemi mentali e parametri di giudizio, che di per sé non sono oggettivi, essendo noi il frutto delle nostre stesse esperienze. Il mondo non accetta i limiti mentali che ci poniamo: tutto è possibile, tutto è raggiungibile, qualsiasi obiettivo, anche il più strano e folle, anche il può difficile e impensabile. Volontà e azione sono le due parole chiave.
Si dice che per dar vita a qualcosa di nuovo sia necessario aspettare il momento giusto, il “Carpe Diem” professato dal poeta Orazio. Sappiate invece che non esiste un momento giusto. Esistono momenti, infinità di momenti che non vedono l’ora di essere colti, presi tra le mani e trasformati in quello vincente per noi.
Lo stato d’animo come contribuisce a tutto ciò? A volte temporeggiamo, attendendo di “alzarci dal letto con il piede giusto”, aspettiamo di essere propositivi, allegri, vivaci, prima di dare inizio a qualcosa di nuovo. Facendo così diventiamo delle banderuole che si muovono solo grazie alla forza del vento, un’energia esterna indipendente da noi. “Lo faccio solo se me la sento”: la più grande convinzione limitante che blocca il cambiamento. Emozioni, azione e pensiero: una triade strettamente collegata. L’uno crea l’altro.
Il mio augurio per il 2019 è quello che ognuno di noi possa creare l’attimo giusto, senza attenderlo. Creare qualcosa di nuovo per noi stessi, senza inutili liste di buoni propositi che finiranno nel dimenticatoio. Agire, senza se e senza ma. Senza paura del fallimento, perché non esistono fallimenti, ma solo preziose opportunità per comprendere il modo migliore per evolvere. Noi non siamo i nostri fallimenti o i nostri successi: il nostro vero valore risiede in ciò che siamo nel profondo.
Diamo vita a qualcosa. Diamo vita al cambiamento. Impariamo a lasciare andare cose vecchie, pesanti e logoranti che hanno fatto il loro tempo. Recuperiamo energie preziose per dar vita a qualcosa di nuovo.
Buon 2019 a tutti!
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