Il doppio legame è una dinamica psicologica che si instaura tra due persone, nella quale parole e atteggiamenti sono disallineati.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
L’essere umano si rapporta con i propri simili attraverso differenti modalità comunicative: la psicologia individua almeno tre canali, ovvero la comunicazione verbale (il contenuto delle parole), la comunicazione para-verbale (tono, ritmo, volume e timbro della voce) e la comunicazione non-verbale (gestualità, espressioni del viso, prossemica, aptica, digitale).
Quando parliamo di doppio legame ci riferiamo a quella dinamica che si viene a creare quando la comunicazione tra due persone, molto spesso unite tra loro da una significativa relazione emotiva, mostra delle incongruenze.
Nella pratica, il contenuto delle parole è disallineato rispetto al modo in cui esse vengono espresse, usando magari una postura, dei gesti e una voce che generano confusione nell’interlocutore.
Possiamo quindi, ad esempio, veicolare un messaggio d’amore, accompagnandolo però da una comunicazione non-verbale ambigua o da un tono non così amorevole.
Al contrario, è possibile usare parole dure e forti con il prossimo, mostrando al contempo un sorriso, una risata, movimenti del corpo che esprimono ironia.
Il doppio legame nel tempo
Se questa modalità comunicativa si reitera nel tempo, come dinamica prevalente all’interno di una coppia o di una famiglia, rischia di generare non poche problematiche.
Paul Watzlawick, considerato come uno dei più grandi psicologi del secolo scorso, ci ricorda come “il contenuto e il modo di comunicare si intrecciano continuamente e non è possibile separarli o distinguerli“.
Ecco perché, molto spesso, le persone rimangono imbrigliate in una comunicazione ambigua, bloccate nell’incertezza, senza comprendere il vero significato di gesti e parole.
Coloro che si ritrovano dentro a una relazione di doppio legame faranno quindi più fatica a decifrare i messaggi ricevuti e ad avere un sano contatto con la realtà.
Il doppio legame in un rapporto di coppia o genitore-figlio
Più due persone si conoscono nell’intimità, maggiormente fanno attenzione alla comunicazione silenziosa, quella non-verbale, fatta di gesti, atteggiamenti, posture ed espressioni del viso. Si tende ad andare oltre le semplice parole, sentendo nel profondo le emozioni che scaturiscono da ciò che viene detto senza parlare.
In questo caso, il doppio legame assume un significato ancora più di forte: se sussiste ambiguità, incongruenza e disequilibrio tra contenuto e modalità, i due partner (o la diade genitore-figlio) rischiano di vivere nell’incertezza costante, chiedendosi se sia vero ciò che l’altro afferma, mettendo in dubbio ogni frase.
Gregory Bateson, illustre antropologo, nel suo libro “Verso un’ecologia della mente” racconta una storia che vede protagonisti una madre e suo figlio: ogniqualvolta il figlio cercava di abbracciare la madre, lei si irrigidiva e lui, quindi, le chiedeva se non gli volesse più bene. La donna, però, lo rassicurava dicendogli che invece lei lo amava e lo invitava a esprimere i suoi sentimenti.
Questo breve racconto ci spiega come, spessissimo, si inviino doppi messaggi contrastanti: la madre invita il figlio a lasciarsi andare e a esprimere le proprie emozioni ma è la prima a irrigidirsi durante un abbraccio.
Con il gesto di irrigidimento la donna manifesta un rifiuto, a livello silenzioso, mentre sul piano verbale riversa le responsabilità sul figlio dicendogli che è lui che è bloccato dai suoi stessi sentimenti, colpevolizzandolo.
Doppio legame e psicoterapia
Vivere nell’ambiguità e nell’incertezza non è facile: genera paure, dubbie e insicurezze.
Mettere alla luce la dinamica del doppio legame è altrettanto difficile, essendo la realtà contorta e caratterizzata da una comunicazione incongruente.
- Sono io a essere sbagliato? O sono le persone che mi circondano che mi inviano messaggi criptici?
- Sono io che non capisco? O c’è effettivamente un disallineamento tra ciò che mi viene detto e ciò che osservo?
- Come mai ogni volta che quella persona mi parla, provo una sensazione di disagio e sento che ci sia qualcosa che non torna?
Se nella nostra mente emergono queste domande, vuol dire che qualcosa nel rapporto che state vivendo lascia intuire la presenza di un doppio legame.
Talvolta, se persistente negli anni, questa dinamica provoca non poche difficoltà.
Parlarne con uno psicologo, così da fare chiarezza e comprendere come strutturare una sana ed efficace comunicazione, può essere una valida soluzione.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
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