Scopriamo insieme il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC), che provoca la messa in atto di azioni compulsive pur di tranquillizzare la persona da pensieri o immagini ricorrenti.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
Per disturbo ossessivo compulsivo (abbreviato DOC) si intende una patologia caratterizzata dalla presenza di pensieri, immagini o impulsi ricorrenti, i quali creano ansia e disgusto. Pur di tranquillizzarsi, la persona che ne soffre si sente obbligata ad attuare azioni ripetitive, materiali o mentali.
Cosa sono le ossessioni
Con il termine ossessioni, anche erroneamente chiamate fissazioni, ci si riferisce a pensieri, immagini o impulsi ricorrenti, incontrollabili e ripetitivi, che affollano la mente della persona.
Colui/colei che soffre di DOC sperimenta tali ossessioni come disturbanti, ansiogene, sgradevoli, vivendo anche senso di colpa e/o disgusto.
Esempi di ossessioni:
- avere paura in maniera eccessiva e irrazionale dello sporco o dei germi;
- paura della contaminazione, ad esempio dopo aver stretto la mano a una persona e, al giorno d’oggi, dopo essere stato a contatto con qualcuno senza indossare la mascherina;
- essere terrorizzati di procurare inavvertitamente danni a sé o ad altri;
- aver paura di poter perdere il controllo dei propri impulsi diventando aggressivi, perversi, autolesivi, blasfemi, ecc.;
- provare dubbi persistenti rispetto al sentimento che si nutre verso il partner o rispetto al proprio orientamento sessuale;
- sentire il bisogno di svolgere azioni e sistemare oggetti sempre nel “modo giusto”, completo, “ben fatto”;
- il dubbio di aver lasciato aperta una porta o l’auto, di non aver chiuso il gas, o di non aver fatto bene un compito, nonostante aver già ricontrollato più volte;
- ossessioni superstiziose, ovvero fare o non fare determinate cose, pronunciare o non pronunciare alcune parole, vedere o non vedere certe cose (es. carri funebri, cimiteri, manifesti mortuari), certi numeri o certi colori, contare o non contare un numero preciso di volte degli oggetti, ripetere o non ripetere particolari azioni il “giusto” numero di volte.
Cosa sono le compulsioni
Con il termine compulsioni, anche chiamati rituali, ci si riferisce ad azioni, pratiche o mentali, messe in atto per tranquillizzarsi e “spegnere”, temporaneamente, il pensiero ossessivo.
Esempi di compulsioni fisiche:
- lavarsi le mani il “giusto” numero di volte;
- igienizzarsi le mani in maniera compulsiva;
- mettere in ordine oggetti, in maniera simmetrica, allineata o rispettosa di determinate regole mentali;
- chiudere una porta, il gas o l’auto più volte;
- camminare sulle mattonelle senza toccare il bordo, per evitare che accada qualcosa di spiacevole;
- controllare di aver effettivamente inviato un messaggio, più e più volte, via WhatsApp o via mail;
- pronunciare alcune parole o contare fino a un certo numero, per evitare che accada qualche sfortuna;
Esempi di compulsioni mentali:
- pregare;
- ripetere mentalmente parole o formule;
- contare;
- convincersi, attraverso frasi ripetitive, di essere effettivamente innamorati del proprio partner.
Ossessioni pure
Nel 20% dei casi, il DOC prevede la presenza delle sole ossessioni e l’assenza quindi delle compulsioni.
Tali ossessioni si affollano nella mente della persona, senza però richiedere alcuna azione.
I sintomi hanno a che fare con la presenza di pensieri o immagini relative a scene in cui la persona attua comportamenti inaccettabili o indesiderati, socialmente sconvenienti o pericolosi, ad esempio: avere rapporti omosessuali o pedofilici, tradire il partner, aggredire il prossimo, bestemmiare, compiere azioni blasfeme.
Coloro che soffrono di ossessioni pure mettono in atto delle strategie mentali pur di tranquillizzarsi, come ripassare mentalmente e ripetutamente di non aver fatto certe cose o si sforzano di cacciare dalla propria mente i pensieri sgraditi.
Cause del disturbo ossessivo compulsivo
Le cause del disturbo ossessivo compulsivo possono essere sia genetiche sia psicologiche.
- Cause genetiche: secondo gli studi, le persone con parenti che soffrono di DOC, hanno una probabilità di svilupparlo a loro volta maggiore fino a 12 volte, rispetto alla popolazione generale.
- Cause psicologiche: le cause psicologiche sono principalmente due, ovvero la presenza di gravi traumi in età infantile oppure a causa dell’associazione pensiero-azione, che prevede un iniziale tentativo di placare l’ansia o pensieri negativi grazie a un’azione messa in atto e il ripetere inconsapevole di tale azione, fino a generare una vera e propria dipendenza.
Terapia per il disturbo ossessivo compulsivo
La terapia prevede il trattamento di natura psicoterapeutica, utilissimo per imparare a gestire le ossessioni e ridurre al minimo le compulsioni.
In alcuni casi, è suggeribile anche integrare una terapia farmacologica.
Mi rivedo in alcune cose che ho letto, vuol dire che ho il DOC?
Il DOC prevede la presenza di pensieri ossessivi, che generano nella persona ansia e malessere costante, e che la costringono, letteralmente, a mettere in atto delle compulsioni o rituali.
Per diagnosticare il disturbo ossessivo compulsivo, infatti, è necessario che i sintomi siano causa di grave perdita di tempo durante la giornata e che siano deleteri per il normale funzionamento sociale, relazionale e psicologico dell’individuo.
Anche il sottoscritto (lo ammetto) torna a controllare se ha chiuso l’auto. Ho il DOC? Certo che no.
Se ogni tanto ci vengono in mente dei pensieri ossessivi che ci influenzano poi a mettere in atto dei rituali, ciò non vuol dire che abbiamo un disturbo, soprattutto se, in mancanza della compulsione, tale pensiero dopo un po’ svanisce e non ci crea più disagio.
Ad esempio: se mi sorge il dubbio di aver o meno chiuso l’auto, potrei anche non tornare indietro a controllare. Ci penserei un po’ su, ma dopo qualche minuto starei comunque tranquillo.
Chi soffre di DOC, invece, è costretto a tornare sui suoi passi, per evitare malessere e ansia.
Se senti che tale disturbo ti crea un vero e proprio disagio, chiedi aiuto. E’ possibile superarlo e guarire.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
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