I risultati di una recentissima ricerca pubblicata su Science avrebbero fornito evidenze sulle cause biologiche della depressione: la colpa sarebbe di un amminoacido
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
La depressione, più correttamente chiamata disturbo depressivo, è una patologia psichiatrica caratterizzata dalla presenza di umore triste, vuoto o irritabile, diminuzione dell’interesse in moltissime attività quotidiane, bassa autostima, difficoltà a dormire, frustrazione, assenza di desiderio sessuale e, nei casi più gravi, pensieri suicidari o addirittura il suicidio.
Le cause di questo disturbo sono molteplici e possiamo ritrovarle in fattori sia psicologici (quali traumi), sia genetici (predisposizione familiare), sia biologici (ad esempio l’alterazione di alcuni neurostrasmettitori).
Secondo i risultati di una recentissima ricerca, pubblicata ultimamente su Science e condotta dai ricercatori del Wertheim UF Scripps Institute for Biomedical Innovation & Technology (Florida, Stati Uniti), sembra essere stato scoperto un amminoacido responsabile dell’insorgere della depressione: la glicina.
Cos’è la glicina?
La glicina è un amminoacido comune il quale, secondo gli scienziati, fornisce un segnale di “rallentamento” al cervello, contribuendo probabilmente allo sviluppo della depressione maggiore, all’ansia e ad altri disturbi dell’umore in alcune persone.
Già nel 2018, un altro studio aveva scoperto come questo amminoacido fosse responsabile dell’innalzamento dei livelli di stress.
Ma cosa cambia a livello terapeutico?
E’ ancora presto per dirlo, ma secondo i ricercatori sarà possibile creare dei farmaci specifici.
Studiando approfonditamente la struttura del GPR158 (termine tecnico), i recettori della glicina possono legarsi alla proteina RGS, ovvero una proteina che ha l’effetto opposto dell’attivazione.
Sviluppare un nuovo farmaco, ancora più efficace e in grado di aiutare le persone che soffrono di depressione, sarebbe un contributo al mondo della medicina senza pari.
Infatti, il disturbo depressivo maggiore è una delle problematiche psicologiche più diffuse nel mondo. Con l’aumento dei casi aumenta inoltre anche il numero delle spese sanitarie e, purtroppo, dei suicidi.
Depressione e cura
Attualmente, le terapie per i disturbi depressivi sono principalmente due: farmacologica e psicoterapeutica.
Il farmaco, soprattutto nei casi più gravi, è importantissimo per poter supportare il soggetto e aiutarlo nello svolgimento delle funzioni primarie.
Un percorso psicoterapeutico è altrettanto fondamentale così che si possano analizzare le cause psicologiche del disturbo, acquisire nuove strategie e per prevenire le ricadute.
Questi ulteriori progressi scientifici confermano, inoltre, quanto il cervello umano sia ancora in larga parte un mistero tutto da scoprire e che, nel tempo, riusciremo sempre più a unire medicina e psicologia così da fornire il supporto più completo possibile a tutti coloro che sperimentano sofferenze psichiche.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
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