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Restare per forza insieme per il bene dei figli: nulla di più sbagliato!

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Molte coppie in crisi decidono di restare forzatamente insieme, convinte che questo possa far bene ai figli. Vediamo perché è invece una scelta sbagliata.

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

Molte coppie in crisi, coniugate o meno, decidono di restare forzatamente insieme poiché convinte che questo possa far bene ai figli.

In realtà, nessuna ricerca in ambito psico-sociale ha mai dimostrato che il benessere dei figli sia correlato alla presenza di entrambi i genitori nel nucleo familiare.

Certo, qualsiasi bambino anela, inconsciamente, l’idea di una famiglia unita, con papà e mamma che si amano e che si vogliono bene… ma cosa accade quando l’amore e la sintonia vengono sostituiti da litigi, discussioni continue, porte che sbattono, urla o addirittura violenza fisica?

Il benessere del figlio è collegato alla serenità familiare, non al tipo di famiglia

Da anni, ormai, tutti gli psicologi, pediatri, pedagogisti e psichiatri affermano a gran voce che il benessere dei figli non sia legato alla tipologia di famiglia bensì alla serenità che la famiglia trasmette loro.

L’Associazione Italiana di Psicologia (AIP), la prestigiosa associazione che riunisce i docenti universitari di psicologia, nel 2011 si era già espressa in merito, ricordando che: “Ciò che è importante per il benessere dei bambini è la qualità dell’ambiente familiare che i genitori forniscono loro, indipendentemente dal fatto che essi siano conviventi, separati, risposati, single, dello stesso sesso”.

Poco importa, quindi, se i genitori siano uniti o separati, ma l’importante è che riescano a trasmettere serenità al proprio figlio, anche a distanza o anche singolarmente.

Ma quindi i bambini di coppie che si stanno separando non soffrono? Certo che sì

Come anticipo all’inizio, ogni bambino desidera inconsciamente vivere in una famiglia con genitori uniti e che si amino.

Purtroppo però, in molte coppie il termine “unione” non è sinonimo di “amore”. In pratica, si sta insieme anche se non ci si ama più, anche se non c’è più sintonia, progettualità e voglia di passare del tempo assieme. Ci si convince che la famiglia debba rimanere “in piedi” solo per il bene dei figli, perché altrimenti soffrirebbero troppo se vedessero i genitori lasciarsi.

Illudersi che il bambino, di qualsiasi età, non percepisca queste dinamiche tossiche ma che si accontenti di vedere mamma e papà sotto lo stesso tetto, è assolutamente sbagliato!

I figli percepiscono tutto, si fanno domande, si incolpano quando i genitori litigano, somatizzano, interpretano e rischiano di star male, davvero male.

Respirare l’aria pesante di una famiglia sì unita ma disfunzionale, non fa loro per niente bene.

Meglio una sofferenza grande iniziale che sofferenza per tutta la vita

Inutile girarci intorno: per un figlio la separazione dei genitori è vissuta come un trauma. Certo, la reazione dipende dall’età (scriverò presto un articolo ad hoc), ma il malessere è purtroppo sempre presente.

Come accennato, molte coppie preferisco evitare che i figli stiano male, ma non si accorgono che questa scelta comporterà farli soffrire per lungo termine e, non riuscendo dare un valido esempio a causa della loro crisi, trasmetteranno messaggi educativi costantemente negativi, rischiando di far emergere in futuro problematiche di natura psicologica, come problemi d’ansia, problemi nella gestione delle emozioni, problemi relazionali e così via.

Il consiglio dello psicologo: parlate con i vostri figli

La crisi di una coppia non coinvolge solamente i partner ma anche la prole. Pensare che litigi e discussioni siano dinamiche esclusivamente private, che non influiscano sul benessere dei più piccoli, è un pensiero sbagliato ed egoistico.

E’ quindi fondamentale saper comunicare con i figli: spiegare cosa stia avvenendo, ovviamente scegliendo con cura le parole e cosa dire.

I bambini, infatti, tendono a darsi la colpa e, soprattutto, in assenza di risposte hanno l’abitudine a crearle da soli, spesso sbagliate poiché hanno solo pochi elementi a disposizione.

Molto meglio, quindi, essere chiari con più piccoli, senza dissimulare, sminuire o mentire. I bambini capiscono più di quanto pensiamo.

Infine, cari genitori, siate coraggiosi: abbandonate vecchi schemi rigidi, frutto magari della “tradizione”, abbandonate la paura del giudizio esterno, lasciate andare eventuali pressioni familiari. La separazione, talvolta, è la scelta giusta, per voi e per i più piccoli.

Fa male all’inizio, ma genera tanti benefici nel lungo termine.

Se stai leggendo questo articolo e stai vivendo un momento di crisi di coppia, che coinvolge magari anche i tuoi figli, puoi contattarmi. Un percorso psicologico è molto utile per fare chiarezza in queste dinamiche familiari e per aiutarti a prendere le scelte migliori.

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

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