In soli due giorni dall’apertura del portale, sono pervenute all’INPS più di 85mila domande da parte dei cittadini italiani, desiderosi di ricevere il Bonus Psicologo 2022
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
Il 25 luglio 2022, l’INPS ha aperto sul proprio sito il portale per permettere ai cittadini italiani di richiedere il Bonus Psicologo, ovvero un contributo economico utile per usufruire dei servizi di uno psicologo-psicoterapeuta.
Ebbene, secondo i dati aggiornati a ieri (28 luglio), nella sola giornata di lunedì sono pervenute circa 40mila domande, salite a più di 85mila nella giornata di martedì, numeri davvero esorbitanti che, però, mettono a nudo anche i limiti di questa manovra economica.
I soldi finanziati per il Bonus Psicologo
Il Governo, attraverso il decreto Milleproroghe, aveva finanziato 10 milioni di euro per l’iniziativa Bonus Psicologo.
Purtroppo, secondo le stime, tale finanziamento permetterebbe di rispondere ai bisogni di circa 16.000 cittadini, davvero troppo pochi rispetto alle reali necessità del Paese.
Come possiamo intuire, già dopo pochissimi giorni l’apertura del portale INPS, è stato ricevuto un numero di domande pari a cinque volte quelle effettivamente accoglibili.
L’importante è non scoraggiarsi
Nonostante sia stato superato il numero dei potenziali beneficiari, non bisogna però scoraggiarsi. L’INPS, così come l’Ordine degli Psicologi, ha sottolineato come la richiesta del Bonus non si basi sul “click day”, quindi non verrà automaticamente data la precedenza al cittadino più veloce, ma verrà considerato anche il valore dell’ISEE, dando priorità alle persone con quello più basso.
Se siete interessati a richiederlo, avete tempo fino al 24 ottobre 2022.
Qual è l’insegnamento che possiamo cogliere?
Il Bonus Psicologo è, senza alcun dubbio, la prima manovra del Governo che ha finalmente dato valore e sottolineato l’importanza della salute mentale dei cittadini, veicolando il messaggio di come, effettivamente, il benessere non sia solo l’assenza di malattia fisica ma anche serenità, senso di sicurezza e felicità.
E’ stata data anche la giusta importanza alla figura dello psicoterapeuta, spesso in secondo piano e “limitata” solo a coloro che sono già sensibilizzati sull’argomento o che dispongono delle finanze necessarie per iniziare un percorso terapeutico.
In Italia, purtroppo, gli psicologi inseriti all’interno del Servizio Sanitario rappresentano solo il 4% dell’intera categoria. Per i cittadini rivolgersi al pubblico è sempre stato complicato e, quando possibile, spesso poco efficace a causa del grandissimo numero di persone che il singolo professionista deve seguire contemporaneamente e della distanza, spesso abissale, tra una seduta e l’altra.
Il Bonus Psicologo si è dunque prefisso l’obiettivo di offrire al cittadino la possibilità di rivolgersi anche al privato, superando, almeno in parte, le difficoltà economiche del caso.
Spunti per il futuro
85mila domande in due giorni – destinate senza dubbio a crescere essendo stata fissata la data di chiusura del portale INPS nel mese di ottobre 2022 – denotano, senza alcun dubbio, un reale e diffuso bisogno da parte dei cittadini, stanchi, demoralizzati, stressati, a causa dei due lunghi e intensi anni di pandemia Covid.
Ansia, attacchi di panico, depressione, dipendenze da sostanze o da alcol, sono solo alcuni esempi delle gravi conseguenze psicologiche di questo difficile periodo.
Purtroppo, come detto, solo 16.000 persone potranno usufruire del Bonus Psicologo. Lodiamo il tentativo, ripeto, utile quanto meno per dar valore, finalmente, al tema della salute mentale ma, purtroppo, insufficiente per rispondere alle esigenze della popolazione.
La speranza è che questa manovra sia solo la prima di tante, un “test” utile per comprendere la risposta dei cittadini e i loro bisogni, così da calibrare, per il futuro, i giusti finanziamenti e le giuste iniziative.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
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