Proprio ieri, 17 febbraio 2022, è stato approvato il Bonus Psicologico 2022: vediamo insieme in cosa consiste.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
Prima di Natale, avevamo analizzato le conseguenze negative sulla salute mentale causate dalla pandemia Covid-19 e parlato della possibilità di un Bonus Psicologico che avrebbe permesso ai cittadini di usufruire dei servizi di uno psicologo-psicoterapeuta grazie a un contributo economico statale.
Purtroppo, tale proposta è stata poi rigettata a inizio anno, facendo perdere le speranze a tutta la comunità professionale e, soprattutto, a tutte quelle persone in difficoltà che davvero avrebbero avuto bisogno di un supporto.
Fortunatamente, l’Ordine degli Psicologi e alcuni partiti politici favorevoli, si sono mossi repentinamente, dando vita a petizioni e nuove proposte. Infine, proprio ieri 17 febbraio 2022, le Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio hanno approvato il Bonus Psicologico 2022!
Il Bonus Psicologico: cos’è?
Differentemente dalla proposta iniziale di fine 2021, la manovra economica prevede lo stanziamento di 20 milioni (non più 50), di cui metà per finanziare il bonus e l’altra metà per il reclutamento di professionisti per combattere il disagio mentale legato alle conseguenze del Covid.
Nello specifico, ogni cittadino, il cui ISEE è inferiore a 50.000 euro, avrà diritto a un bonus di 600 euro, da poter utilizzare per richiedere i servizi di uno psicologo.
Secondo le prime stime, non saranno molte, purtroppo, le persone a poterlo richiedere, considerando i fondi destinati a tale iniziativa. Si calcola, infatti, che circa 20.000 italiani potranno usufruirne. Davvero pochi, considerando il peggioramento della salute psicologica avvenuto negli ultimi due anni.
Come richiederlo?
A questa domanda, ad oggi, ancora non abbiamo risposta. Non sappiamo, quindi, le modalità di accesso a tale bonus, ma confidiamo in celeri chiarimenti da parte del Governo. Indubbiamente, sarà mia premura scrivere aggiornamenti in merito.
Riflessioni personali
Il Covid, come sappiamo, ha messo davvero a dura prova la nostra mente ed è quindi giusto e necessario dare importanza alla prevenzione e al supporto psicologico, fornito da un professionista.
Come sottolineato anche in altri precedenti articoli, gli psicologi inseriti all’interno del Servizio Sanitario italiano rappresentano solo il 4% dell’intera categoria. Per i cittadini rivolgersi al pubblico è sempre stato complicato e, quando possibile, spesso poco efficace a causa del grandissimo numero di persone che il singolo professionista deve seguire contemporaneamente e della distanza, spesso abissale, tra una seduta e l’altra.
La manovra economica si è posta come obiettivo, quindi, quello di potenziare il servizio pubblico ma anche di offrire al cittadino la possibilità di rivolgersi al privato, superando, almeno in parte, le difficoltà economiche del caso.
L’approvazione del Bonus Psicologico 2022 è però un risultato agrodolce per noi psicologi. Senza alcun dubbio, è un primo segnale dato dal Governo che, finalmente, decide di investire sulla salute mentale e che quindi sottolinea l’importanza del benessere psicologico. Di contro, ed è giusto ribadirlo, la manovra economica è purtroppo inadeguata per fronteggiare al meglio tutte le difficoltà dei cittadini. Come anticipato, solo pochi potranno usufruire di questo bonus, non quanti avremmo sperato. Molte persone rimarranno tagliate fuori.
Come sempre, preferisco vedere il bicchiere mezzo pieno: è un primo segnale di qualcosa che sta cambiando e, mi auguro, che si continui verso questa direzione.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
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