Scopriamo insieme la Boiler Summer Cup, una nuova umiliante, vergognosa challenge che prende di mira le ragazze sovrappeso
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
La “Boiler Summer Cup” è il nome dato a una recente challenge che sta dilagando sui social, principalmente su TikTok.
Un gruppo di ragazzi si sfidano a chi riesce a rimorchiare la ragazza più in sovrappeso, per poi pubblicare il video delle loro conquiste sui social.
“Boiler” è infatti un termine inglese che significa “scaldabagno”, una parola dispregiativa utilizzata per identificare persone obese.
Questa sfida prevede addirittura l’assegnazione di un punteggio, in base a quanti kg pesa la vittima e in base a ciò che si riesce a ottenere (dal bacio all’atto sessuale).
Il vincitore ottiene dei premi, come ad esempio l’entrata gratis in un locale.
Le conseguenze sulle vittime
Bullismo, body shaming, misoginia: questa challenge racchiude in sé tutte queste orrende caratteristiche ed è l’esempio perfetto di come non dovrebbero essere utilizzati i social.
Questa sfida è la dimostrazione di quanto, ancora oggi, molte persone non riescano a comprendere le conseguenze negative e distruttive delle loro azioni!
Le vittime, già di per sé sofferenti a causa del sovrappeso, sono costrette a vivere l’umiliazione, la vergogna, una gogna mediatica pubblica, leggendo anche i commenti di utenti che, similmente agli autori, si divertono nel visionare tali video.
Si rischia, davvero, di creare delle profonde crepe nell’autostima, nella mente, dei traumi emotivi senza pari, difficili da riparare.
Il consiglio dello psicologo
I social, per loro natura, racchiudono e mostrano il meglio e il peggio della natura umana.
Proprio per questo motivo, così come nella vita di tutti i giorni, anche quando si naviga online bisogna imparare a tirare avanti, ignorando le azioni degli altri, anche quelle rivolte direttamente a noi.
“Non ti curar di loro, ma guarda e passa”, scriveva il grande poeta e, a volte, dovremmo avere proprio questo atteggiamento.
Sono consapevole di quanto possa essere davvero difficile sorvolare su di un video che ci rappresenta, nel quale siamo i protagonisti (in negativo), ma proprio per questo è importante lavorare su di sé, sulla propria autostima, sul proprio potere personale, sull’idea che la nostra felicità e il nostro benessere non dipendono né da quanto pesiamo né da quello che pensano gli altri.
Ricordiamolo sempre: chi parla male della nostra persona, che sia a voce o attraverso i social, sta raccontando molto di lui e poco di noi.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
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