La famosa presentatrice Vanessa Incontrada è stata vittima di Body Shaming. Scopriamo insieme cosa vuol dire.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
Per Body Shaming si intende una serie di pratiche atte a criticare, svalutare, giudicare negativamente un altro individuo, sulla base di alcune sue caratteristiche corporee ritenute non adeguate ai “canoni” di bellezza, con l’obiettivo di indurre un senso di vergogna. Shaming, infatti, deriva dall’inglese shame, ovvero vergogna.
Le vittime possono essere:
- persone in sovrappeso;
- persone particolarmente magre;
- coloro che hanno tatuaggi ben visibili o “strani”;
- chi soffre di calvizie o alopecia, psoriasi, acne o altre patologie della pelle;
- chi ha tratti fisici particolari considerati “antiestetici”, es. naso storto o grande, chi soffre di strabismo, ecc.;
Il Body Shaming si attua principalmente sul web e sui social, attraverso attacchi diretti o indiretti come commenti denigratori sotto i post e/o con la pubblicazione di foto/video con l’obiettivo di deridere la vittima.
Questa pratica è osservabile anche dal “vivo”, ad esempio nelle scuole, come forma di bullismo messa in pratica contro alcuni compagni di classe bollati come “brutti”, “grassi”, “sbagliati”.
Le conseguenze sulle vittime
Subire Body Shaming è una vera e propria violenza psicologica: il pericolo più grande è quello di creare un trauma nella mente della vittima, difficile da elaborare in quanto colpisce la sfera della percezione del Sé. Il nostro corpo, infatti, ci contraddistingue e funge da bigliettino da visita per gli altri: percepirlo come “sbagliato” o come “brutto” limiterebbe, e non di poco, le nostre capacità relazionali, la qualità dei nostri pensieri e la nostra autostima!
La vittima ha dunque l’arduo compito di doversi proteggere da questi continui attacchi, un compito non facile, soprattutto quando parliamo di minorenni (es. bambini delle scuole elementari o ragazzi pre-adolescenti) che ancora non sono in grado di rispondere a tali violenze psicologiche e che non hanno ancora strutturato un IO forte.
Il Body Shaming è reato?
Il Body Shaming diventa reato quando si trasforma in diffamazione: in base all’art. 595 c.p., l’autore si macchia di diffamazione quando, comunicando con più persone, offende l’altrui reputazione.
Nel caso in cui l’offesa venga fatta circolare mediante l’utilizzo dei social, la sua diffusione indiscriminata può invece intendersi “in re ipsa”, cioè in virtù della natura del mezzo usato, venendo considerata diffamazione aggravata in quanto può avere un destinatario indistinto. In questo caso, la pena potrebbe raggiungere la reclusione da sei mesi a tre anni, ovvero la multa non inferiore a 516,00 euro.
Il caso di Vanessa Incontrada
La famosa presentatrice Vanessa Incontrada, conosciuta da tutti per aver condotto programmi televisivi quali Zelig e Striscia la Notizia e per aver avuto il ruolo di attrice in molti film e serie tv, è stata in questi ultimi giorni vittima di Body Shaming.
La donna, infatti, da sempre apparsa pubblicamente con un corpo “in forma”, è stata invece fotografata da alcuni paparazzi, mostrando di aver preso qualche chilo.
Queste foto sono state il pretesto, per moltissimi utenti sul web, per attaccarla, criticarla e svalutarla.
Vanessa Incontrada già da molto tempo cerca di rivendicare il suo diritto a mostrarsi al naturale, senza per forza apparire come gli altri pretendono, ma il giudizio è difficile da debellare.
Body Shaming e psicoterapia
Il Body Shaming è difficile da sradicare nella nostra società. L’insoddisfazione, l’infelicità, l’incapacità a “guardarsi dentro”, portano molte persone a puntare l’attenzione sugli altri: l’attacco è una forma di distrazione da un proprio malessere.
Le vittime, nei casi più gravi, hanno bisogno di un supporto psico-emotivo, atto a riparare le crepe dell’autostima, elaborare eventuali traumi subiti e per insegnar loro a sviluppare un senso di Sé impermeabile alle critiche, alle svalutazioni e ai giudizi esterni.
Se sei/sei stato vittima di Body Shaming, o conosci qualcuno che sta vivendo una situazione difficile, puoi senza dubbio contattarmi.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
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