Scopriamo insieme in cosa consiste il disturbo bipolare, ovvero una patologia psichiatrica che comporta l’alternanza di fasi depressive a fasi maniacali nel soggetto che ne soffre.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
Per disturbo bipolare, anche conosciuto come bipolarismo, si intende una patologia psichiatrica che provoca, in chi ne soffre, l’alternanza di fasi depressive a fasi maniacali o ipomaniacali.
Generalmente, il passaggio di fase tende a essere rapido e brusco, ma possono anche esserci dei casi in cui viene intervallato da un periodo di umore normale.
La fase depressiva del bipolarismo
Durante la fase depressiva, le persone bipolari esperiscono un umore molto basso e vivono una generale tristezza per la maggior parte del giorno.
Inoltre, è possibile pensare ricorrentemente al suicidio.
Tendenzialmente, la fase depressiva dura più tempo di quella maniacale e può prolungarsi per un periodo anche di 2-3 mesi.
I sintomi sono molti simili a quelli della depressione maggiore, per questo è molto importante saper fare una giusta diagnosi.
La fase maniacale del bipolarismo
La fase maniacale del disturbo bipolare è caratterizzata da un umore elevato, da una sensazione di onnipotenza e da un eccessivo ottimismo. I pensieri del soggetto sono veloci e diventa difficile seguire con lui un discorso compiuto.
Il comportamento può inoltre risultare iperattivo, confusionario, caotico. Non sono rari i casi in cui vengono anche messi in atto azioni impulsive, quali shopping compulsivo, gioco d’azzardo, spese eccessive in genere.
La fase maniacale è generalmente più breve rispetto a quella depressiva e può durare fino a 2-3 settimane.
Sintomi principali del bipolarismo
Il bipolarismo, a seconda della fase, si caratterizza dai seguenti sintomi:
Sintomi depressivi:
- Umore basso;
- Senso di disperazione;
- Riduzione di interessi o di piacere;
- Perdita dell’appetito;
- Alterazione del sonno;
- Affaticamento o perdita di energia;
- Bassa autostima, senso di colpa o sensazione di inadeguatezza;
- Mancanza di decisionalità e spirito di iniziativa;
- Pensieri di morte o suicidio.
Sintomi maniacali:
- Iperstima;
- Senso di grandiosità;
- Ridotto bisogno di sonno;
- Eloquio accelerato;
- Facile distraibilità;
- Agitazione mentale o fisica;
- Aumentato coinvolgimento in attività che possono avere conseguenze pericolose (es. shopping compulsivo).
Le cause del bipolarismo
- Cause genetiche: persone con una storia familiare positiva per il disturbo bipolare hanno una predisposizione maggiore allo sviluppo di tale patologia di circa 10 volte;
- Cause psicologiche: eventi di tipo traumatico o alta emotività repressa possono favorire lo sviluppo del bipolarismo; inoltre, un temperamento affettivo di base di natura irritabile, ciclotimica, ipertimica o depressiva, può essere associato a questo disturbo;
- Cause biologiche: alterazione neurotrasmettitoriale, legata alla serotonina, dopamina, noradrenalina, glutammato e gaba.
Bipolarismo e terapia
La terapia per il disturbo bipolare è di natura multifattoriale.
Terapia farmacologica: l’utilizzo dei farmaci è importante per la gestione della fase depressiva, per il trattamento della fase maniacale acuta ma anche come azione di prevenzione delle crisi maniacali e/o depressive.
I farmaci più utilizzati sono gli stabilizzanti dell’umore, gli antidepressivi e, se necessario, gli antipsicotici o neurolettici.
Terapia psicologica: la psicoterapia è fondamentale per poter supportare la persona bipolare durante tutto il processo terapeutico, aiutandola, ad esempio, motivandola a seguire costantemente la terapia farmacologica.
La psicoterapia è inoltre necessaria per insegnare a riconoscere i sintomi iniziali delle due fasi, in modo da imparare a gestirle al meglio ed evitare precipitazioni comportamentali o umorali.
Infine, è possibile andare alla ricerca della causa scatenante del disturbo la quale, se di natura psicologica, può essere rielaborata così da alleggerire il malessere.
© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari
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