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Come e quando dire ai bambini che Babbo Natale non esiste?

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Babbo Natale fa parte da anni dell’immaginario di grandi e piccoli. Ma come mai i bambini ci credono? A che età bisognerebbe dirgli che non esiste?

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

Un uomo anziano e molto in carne, con una lunga barba bianca, vestito di rosso e che vola nel cielo su una slitta trainata da renne magiche… lo conosciamo tutti: è Babbo Natale!

È ormai da più di un secolo che in tutto il mondo, durante il periodo natalizio, torna in auge questa fantasiosa figura: goffa, simpatica, divertente, portatrice di regali (che crea grazie ai suoi aiutanti elfi nella sua casa in Lapponia) e che distribuisce ai più piccoli che sono stati buoni durante l’anno, calandosi di nascosto dal camino durante la notte di Natale.

Moltissimi bambini credono in lui e tanti adulti “stanno al gioco”, mandando avanti questa gioiosa favola.

Ma esiste un momento nel quale andrebbe svelata la verità? E se sì, a quanti anni un bambino dovrebbe scoprirla? Vediamo insieme.

I bambini e la bugia su Babbo Natale

Si sa, dire le bugie ai bambini è davvero, ma davvero sconsigliato. Per vari motivi: educativo, prima di tutto, ma anche per evitare che possano rimanere traumatizzati nello scoprire una dura verità e dopo essersi illusi per tanto tempo.

Eppure, quella di Babbo Natale è una bugia che tanti adulti tengono in piedi, volontariamente. Perché questa eccezione?

In molte famiglie, questa favola è portatrice di felicità e allegria: ecco perché tanti genitori preferiscono dire ai propri figli che Babbo Natale esiste. È un modo per vederli felici, curiosi di ascoltare le storie sul Natale, in trepidante attesa per poi scoprire che, magicamente, sotto l’albero sono apparsi tanti regali colorati. Una bugia bianca, quindi, per ampliare ancor di più la gioia dei più piccoli.

Scoprire che Babbo Natale non esiste è traumatico?

Secondo una recente ricerca (Mills et al., 2023), per un bambino scoprire che Babbo Natale non esiste non sarebbe per nulla traumatico, anzi. Molti di loro provano addirittura felicità e soddisfazione per aver scoperto questo “inganno”, come se avessero finalmente svelato il trucco dietro queste inspiegabili magie.

E se anche dovessero esserci strascichi emotivi, in ogni caso sarebbero di lieve durata e completamente tollerabili.

A che età dire ai bambini che Babbo Natale non esiste?

Una domanda che prevede una non risposta, tanto prima o poi i bambini lo scopriranno da soli!

Infatti, nel 99% dei casi, i nostri figli un bel giorno torneranno a casa da scuola dicendoci che hanno scoperto che tanto Babbo Natale non esiste, comunicandocelo quasi in maniera orgogliosa, come se la conquista di questa informazione li avesse fatti diventare grandi.

Il confronto con i compagni di classe, con gli amici di tutti i giorni e con le maestre, sarà più che sufficiente per far emergere questa “scomoda” verità, alleggerendo i genitori da questo infausto compito.

In ogni caso, l’età “giusta”, se proprio volessimo individuarla, è verso gli 8-9 anni. Quindi, cari adulti, non abbiate fretta di svelare questo magico mistero del Natale. E se proprio doveste trovarvi costretti a farlo voi, non abbiate paura, fatelo in maniera simpatica, senza temere chissà quali reazioni: scoprire che in tutti quegli anni sono stati proprio i genitori, i nonni e gli amici di famiglia a portare i regali, e non uno sconosciuto su una slitta magica, diventa un modo per ampliare ancor di più quella sensazione di volersi bene reciproco e i bambini diventano consapevoli, così, di essere amati incondizionatamente.

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

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