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Allucinazioni: percepire come reale qualcosa che non lo è

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Le allucinazioni consistono nel percepire come reale contenuti sensoriali che in realtà non esistono, in assenza di uno stimolo esterno.

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

Con il termine allucinazioni la psicologia e la psichiatria identificano un fenomeno psichico che comporta una percezione di contenuti sensoriali (visivi, auditivi, gustativi, tattili od olfattivi) in assenza di uno stimolo esterno e che, in realtà, non esistono se non nella mente della persona.

Il termine deriva dal latino hallucinere o allucinere, che significa vagare nella mente.

Esempi di allucinazioni

Una persona che soffre di allucinazioni può sperimentare diverse tipologie delle stesse, a seconda del senso coinvolto (es. vista o udito).

I cinque sensi possono anche fondersi, per dar vita ad allucinazioni più complesse.

La differenza tra allucinazione e illusione

Nel parlato comune, molto spesso si associa allucinazione con illusione, o viceversa. In realtà, sono due fenomeni ben distinti. Non solo: le illusioni sono molto comuni e non rientrano obbligatoriamente in un quadro patologico.

La differenza fondamentale tra le due è la presenza o meno di uno stimolo esterno: nel caso dell’allucinazione esso è assente, mentre nell’illusione è presente ma il cervello organizza l’informazione in maniera errata.

Ad esempio: osservo in lontananza un punto nero e mi sembra che assomigli a un topo. In realtà, avvicinandomi, scopro che è solo un pezzo di plastica.

Lo stimolo esterno è reale (il pezzo di plastica) ma l’informazione elaborata dal cervello, ovvero il topo, è illusoria.

Nel caso dell’allucinazione, il succitato topo sarebbe apparso in assenza del pezzo di plastica.

Cause principali delle allucinazioni

Le cause principali delle allucinazioni sono:

Tipologie di allucinazioni

Allucinazioni e terapia

Per poter lavorare con una persona che soffre di allucinazioni è necessario, in primis, che la diagnosi sia effettuata nella maniera più corretta possibile.

Le cause, infatti, possono essere molteplici ed è fondamentale averle ben chiare.

L’approccio è senza dubbio multidisciplinare: è necessario sia il supporto farmacologico sia quello psicoterapeutico.

Nello specifico, i farmaci aiutano la persona a ridurre il numero dei fenomeni allucinatori e la sofferenza emotiva. Lo psicoterapeuta guida il paziente alla scoperta dei significati profondi di tali fenomeni, così da comprendere quali messaggi la mente desidera inviare, insegnandogli inoltre a gestire al meglio i singoli episodi e supportandolo in una più possibile e funzionale capacità sociale e relazionale.

© A cura di Dott. Marco Magliozzi – Psicologo Bari

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